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Title

Raphael's Loggia in the Vatican (Le loggie di Rafaele nel Vaticano), Part 1

Date

18th century

People

Artist: Giovanni Ottaviani, Italian c. 1735 - 1808

Artist after: Raphael, Italian 1483 - 1520

Classification

Prints

Credit Line

Harvard Art Museums/Fogg Museum, Permanent transfer from the Fine Arts Library, Harvard University, 2008.323

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Title

Raphael's Loggia in the Vatican (Le loggie di Rafaele nel Vaticano), Part 1

People

Artist: Giovanni Ottaviani, Italian c. 1735 - 1808

Artist after: Raphael, Italian 1483 - 1520

Date

18th century

Classification

Prints

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Harvard Art Museums/Fogg Museum, Permanent transfer from the Fine Arts Library, Harvard University, 2008.323

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AGLI A MATOR I DELLE BELLE ARTI "Opera , che on per metro delle flampe fi prefenea al | co effetto per toglieme la prattiea. I Pirtoei, avendo prefo dilets ad imme- Pubblico è di tal natura, che non ha bifogno di preli- | ginare a lora talento, e ad elprimere le loro immaginazioni, come fi prefen- minari elogi, per renderla accerta . Bafta fapere, che qui tavano alla fantalia, vedendo anche graditi, ed apprezzati fomiglianci larori fi danno incile in Rame con quelo fludio, ediligenza, | dalle Perfone , che avevano cominciato a gultarli , non fi arreftarono punto dalla che fi è poruto maggiote ( di che fi lafcia il giudizio laro ineraprefa ; e in Roma, ed in alere Parti d' Italia profeguirono anche ne agl Intendenti) le inligni Pitture, e Scucehi a Grottefco, tempi polteriori a dipingere le Parcti delle Fabbriche pubbliche, e private di che fanno il grande omamento delle celebri Logge del | quelta maniera, come nefanno indubitata fode gli avanzi, che ne abbiamo. Ed appunto a quefhi avanzi fiamo debitori della rinnovazione di quelto genere e del bello ne formi quell'idea, e conce tto favorevole, che a tanio lavoro fi di Pirtura, che nelle difgrazie della fempre berfagliata Iralia, e nella lunga in- conviene. Ma perchè quefto è un genere di Pietura dal comune diftinco, e par- nondazione di barbare Genti, e franiere , coll' altre belle Arti, e Scienze Vaticano dette di Rafacle, perchè fenz' altro ogni giullo eftimatore del buono, ticolare, perció non farà cola inunile, nề difgradevole , fe di quelto brevemente quali in naufragio comune fommerfa era, e perdura. qualche cola ti accenni , che all' origine, ed ufo di ello appartenga. L'Opera, o Lavoro a Grottefco, conl detto per la ragione, che fi elporrà in appreflo , non è altro, che una rapprefeneazione in pirura, e fcultura di co- fe, o meramence immaginarie, e che non hanno elilftenza in natura, o, fe efi- Fu nel fempre gloriofo Pontificato di Leone X. gran Rilloratore, ePro- tetrore munificentifimo delle Lettere , e delle Arei, che effendoli fempre pia accalorato lo fludio delle cofe antiche, e per ogni dove andandofene in eerct, fra le ruine del Palazzo di Tito prello S. Piero in Vincala, come raccontano flono , non eliftono in quella maniera, che vengono rapprefentate. L'origi-| Vincenzo Borghini, che ferille di quel tempo al magaifico Giovanni de' Medici intorno alla Pittura, e Gin. Batifta Armenini da Faenza pure contemporanros nel fuo libro de'veri Procetti della Pittura ; fi fcoperfero alcune Stanze turte di- pinte di piccole Figure Grottefche, le quali, come individua l'Armenini fud- accenna il Maelflro de Poeti Orazio nella fua Epiltola a' Pifoni intorno all'Arte deto erano piene di compartimenti , di Succhi fottili, e di Pitture con si di- » verle bizzarie, ein copia tanta, e cosi bene intele, che tutta Roma vi con- » corfe . E ficcome quelle Stanze, ed alıre a quefte fomiglievoli, che furo- Siccome dunque i Poeti, lafkiando liberi i vanni alla loro rifcaldata fanta- no in fkguito koperte, e per i rudeti d'altri edificj foprappoftivi , e per il na- sia, che non feppe contenerfi denero i limiti della femplice, e fempre nella fua turale accrefeimento del Terreno intorno, rimanevano fotterra , onde non pia rarietà uniforme natura, piacque loro, cuando a belle forme di vaghe Donne erano, fegue a dire l'Armenini, Camere, ma Groete, e Carerne ; cosi quefta accoppiar parti difformi di varj pefci, come alle Sirene ; quando aggiunger Ale fotta di Piture dai Luoghi, ore s'incontravano elere, Groefche, e Opera, o a' Cavalli, come al Pegafo ; e finger Uomini co' piedi di Capra, quali fono i Lavoro a Grottelco furono appellate ; di quelle Camere a tal foggia dagli Aa- Saziri s e immaginare i Tritoni , le Nereidi, iCentauri, le Sfingi , le Arpie, e tichi dipince l'Armenini poco dapo il laogo fopraccitato ne accenna akune ri- Erovate in vicinanza di S. Gregorio forto cerne Vigne i e cosl minutamente e can tale chiarezza nel fuo ftile femplice, enaturale ne deferive le rapprefen- tanze tutte in elle effigiate, che farà non difpiacevole cofa a'Diletanti, ne Cosi i Pittoci , ufando di tale dirito , non contenti Torfe di sapprefentar fempre difutile a' Profelfoci il rifcontrarlo nel libro medelimo. Fra le molte Perfone „ le cofe, come eliftono , per cercare con ciò il diletto , ed il piacere, che tal- adunque, che a vedere concorfero le Scanze , o Grotre fuddette del Palazzo di » cra nelle cofe naturali non è guftato, o per moltrare l'elerazione del loro Tico , al riferice del predetto Borghini, vi fi parto infieme con Giovanni di Fran- ingegno ,o per griecialo, eghiribizzo come fiu quefto propolito li elprime cefco da Udine fuo Scolare l'immorrale Rafaele Sanaio da Urbino, lume della il Valari, allentarono le beiglie alla loro fantafia, ed ora ad un fotiliffimo filo Pietura di tutti i Secoli, delle di cuj lodi fempre rinafcenti, alıre le infigni Ope- re del fuo dirino pennello, che a gloria di lai, e ad ilrutione de' Pofteri ancora Grue i e fempre immaginando cofe nuove, e alle immaginate altre aggiangen- rimangono, oltre valenti Profellari, che dalla fua Scuola, come dal Carallo do, ele naturali cole nell' ordine, nella maniera , nel fito, e nell" unione di Trojano uftirono a fecondare l'Iralia delle produzioni di queft'Arte le pià rinno- mace, parlatono ad una voce i Letterati tumi piá illulri non folo di quello , ma ancara di turti i cempi feguenti , nè tacciono , nè taceranno, finche faranno in ne di si farti lavori , pare che non d' altronde fi debba riperere, che dall' am- pia libertà d'immaginare, della quale non meno i Poeti , che i Pictori per un quali particolare privilegio, hanno mai fempee in turt' i tempi efercitata, come *****. Piltunibur, atgue Petie aidibet sudeudi femper fait agaa poredar. Foctica : mille alere ftranczze, che, principiando da Oncu: Saggie Pitter dille Mewarie aatiche. ad ogni palo s' incontrano in tutti i feguaci della fublime Arte di Apollo: ppiecarono un pelo, che non fi puð reggere , ora ad un Cavallo le gambe di altre immaginarie alterando, fecero quello, che lavoro Grottefco da'moderni fir appellato. Quindi l'Arecino, avendo riguardo a quefta libertà d'immagina- re, comene co' Poeti a'Pittori, foto alcune Grottefche intagliate dal Beatri- pregio le belle Arti. certo, faille i fegucnci verfi : I Peera, il Pin vas del pare Eda quelto propolito,come buan Filokalo non meno, ch'erulito Dilettantey il ben noto a tutta la Repubblica Letteraria Coste Algaroiti nel fuo Saggio della Pietura al capirolo della Invenzioneyconi parla : Addocırinato Rafacle da'Greci * ciha fapuno , come Virgilio , elprimere il fhore del vero , condire le fue Opere » d'una graziofa nobilta, innalzare la Natura, come fopra fe ftella, dandole I un'afpetto più vago di quello , ehe realmente fuole avcce, più animato, più | Di quefo Rems ci pui gempis dare , E , Rowa rieetto d'ogni chiaro isgegar y E tira il lre arde tatto ad au fgns, Sidteoer efprefo in gueit carer appare Dalle cni gratte, eve saai ate faggierae, Fregiate d'spra , e di artifija degas. primo però, che in Roma mettelle in prattica fimile artificio , che forfe non fu ignoto a' Greci, da'quali quello colle altre arti , e fcienze poterono apprendere i Romani, al dire di Plinio fu un certo Ladio Pittore, che ficel ne | Or tasts lace a si bell Arte tersa. » maravigliofo ». Quefto divino Artefice col fuo Scolare Giovanni, effendo andati a vedere tempi d'Augullo, del quale lo hello Autore, dopo d'avere deo, che fu il pri- in quei fotterranei le foopene Piture, ed ammiratane la bellezza, e flimatone il mo a ritrovare la vaghiffima pirrura delle Pareti, e deferitte le cole , che in quelle valore, reftarono foprammodo preli da quella per loro suora maniera d'operares rapprefentna , fono , foggiunge egli, ne' fuci Dilegni Ville nobili , alle e fpecialmente ne fu peelo Giovanni, Uomo , come dice l'Armeniai n d'inge- Donne che portano alcuna cofa fulle (palle, le quali go fottile, raga y e curiolo delle novita, e delle bellerze, dhe uttavia i » venivano fuoprendo a fuo tempo delle cofe antiche s Che perd pollafi que fto valente Profellore iscorno a si fatti lavori, tanto fi adoperó con amore,e de- fderio , e le ritralle tanto, che alla fin le imparò di maniera, che mi alcuno 3s shi , die' egli , toliero gli efempi delle loro pitture dalle cole vere, che i Mo- dopo di lui ha potuto artivarli di un gran pezzo, come ci è manifefto per a derni hanno con malvaggie ulana cotrotti, e gualti i poichè nelle fodere le molce fue Ficture, e Opere, come liegue a dire lo fhelo Armenini : e tanco s de' Muti dipingono piutsollo i moftri , che le immagini prefe da çafe determi- maggioei progrelli ei fece in quefta imitazione, quantoche a forza di ollerva- 9 nate y. Quindi palla a deferivere qual folla la licenza prefali da' Pitari del zioni di kudlio, e di prore, venne in cogiaione della maniera, onde fare gli lifi n tholtrano d'aver paura dicadere ; oltre di cið molt' alcre capeicciole, egio- » cofe difpofitioni . Con pia chiarezxa, e precilione però parla Vieruvio delle Pareti a Grottefco dipinte, il quale pur ville di que' medefimi tempi - Gli anti- Tab tempo in aipungne le mura, aggiungendo » In vece di Colonne pongono Stucchi all' ufo degli Antiehi, avendone trovata la vera materia, la quale, come lerifce il chato Armenini era ata da' più foftici cerrelli , che follero in Ro- * neti cannellati con foglie erefpe i fimilmente fi veggono Candelieri fullenere n ma per lunghiflimo tempo cercaa . Quindil eflindoli in feguito feoperti aleri avanzi di Fabbriche antiche a Grottefeo dipine fempre più ne crebbe il diletto , e le ne ivaghi non fulo Giovanni, ma altri ancora della Scuola del gran Rafae n Eesi producono da' loro fteli mezze Figure , talune fomigliami a Capi umani, le, a quale non ommife diligenza , fatica, e fpela verana per avere tutti i pre- * alıre poi a Capi di Beflie n: Fin qui Vitranio , che non poeeva con maggiorr fidi, onde pareare anche quelto genere di Pitura alla periczione i poiche , dice Vafari a Tanta era la grandezza di queflo Pitrere, che teneva Difegnatori » per tutta Italia , e Fozzuolo, e finalmente in Grecia, nè reflo d' avere tutto » quello, che di Luono per quel'Arte potelle giovare s - ll che viene conteltato » Canne, ed in luogo delle Sommità dette da' Latini Faligi , fi fanno arpagi- n Figure, e fopra le cime di efli fanno nafccre da'radici alcuni teneri ritorti con- n volate, che fenza alcuna ragione hanno delle Figurine foprapolte. I Fiori al- precilione defcrivere il carattere, e la natura delle seftre Grottefche. Ma li- fugna dire, che uto lo zelo, e tutte le invettive di cosl accreditato Macftro delle belle Arti contra quebo da Lui fuppollo abufo della pittura, avelkero po- dal
A
DELLE
ARTI
"Opera
on
per
metro
delle
flampe
fi
prefenea
al
|
effetto
toglieme
lora
talento,
e
ad
elprimere
le
loro
immaginazioni,
come
prefen-
minari
elogi,
renderla
accerta
.
Bafta
fapere,
che
qui
alla
vedendo
ed
incile
con
quelo
dalle
avevano
cominciato
,
non
punto
dalla
è
poruto
maggiote
(
di
lafcia
il
giudizio
laro
ineraprefa
;
in
Roma,
alere
d'
Italia
agl
maniera,
gli
avanzi,
ne
abbiamo.
Ed
appunto
quefhi
fiamo
della
quelto
genere
bello
formi
quell'idea,
tto
Pirtura,
berfagliata
Iralia,
nella
conviene.
Ma
dal
comune
diftinco,
par-
nondazione
Genti,
franiere
coll'
altre
belle
Scienze
dette
fenz'
ogni
eftimatore
del
buono,
ticolare,
perció
inunile,
naufragio
fommerfa
qualche
ti
all'
o
Lavoro
conl
ragione,
altro,
una
fe,
meramence
hanno
o,
efi-
nel
gloriofo
X.
gran
Rilloratore,
ePro-
tetrore
Lettere
Arei,
effendoli
pia
lo
cofe
andandofene
eerct,
prello
Piero
Vincala,
raccontano
quella
vengono
rapprefentate.
L'origi-|
Vincenzo
Borghini,
quel
magaifico
de'
intorno
Pittura,
Gin.
Armenini
Faenza
contemporanros
fuo
de'veri
fcoperfero
Stanze
di-
Figure
l'Armenini
accenna
Maelflro
Poeti
Orazio
a'
all'Arte
deto
Succhi
si
»
bizzarie,
cosi
intele,
tutta
vi
ficcome
Stanze,
alıre
a
fomiglievoli,
furo-
Siccome
dunque
i
liberi
vanni
fanta-
koperte,
rudeti
d'altri
foprappoftivi
feppe
denero
limiti
femplice,
fempre
turale
intorno,
fotterra
onde
uniforme
piacque
cuando
Donne
fegue
dire
Camere,
Groete,
quefta
parti
difformi
varj
alle
aggiunger
Ale
Piture
Luoghi,
ore
elere,
Opera,
Pegafo
Uomini
piedi
quali
fono
dagli
Aa-
Saziri
s
Arpie,
tichi
dapo
laogo
akune
Gregorio
forto
cerne
Vigne
cosl
minutamente
can
tale
chiarezza
ftile
enaturale
deferive
rapprefen-
tanze
tutte
elle
effigiate,
farà
difpiacevole
cofa
a'Diletanti,
sapprefentar
difutile
Profelfoci
rifcontrarlo
libro
Fra
molte
Perfone
Palazzo
nelle
Tico
riferice
predetto
parto
ingegno
quefto
cefco
da
Udine
Scolare
l'immorrale
Rafaele
Sanaio
Urbino,
lume
Valari,
allentarono
beiglie
fantafia,
ora
un
fotiliffimo
filo
Pietura
tutti
Secoli,
cuj
lodi
rinafcenti,
infigni
Ope-
re
dirino
pennello,
gloria
lai,
ilrutione
Pofteri
ancora
Grue
immaginando
nuove,
immaginate
aggiangen-
rimangono,
oltre
valenti
Profellari,
fua
Scuola,
Carallo
do,
ele
naturali
cole
nell'
ordine,
maniera
fito,
nell"
unione
Trojano
uftirono
fecondare
l'Iralia
produzioni
queft'Arte
pià
rinno-
mace,
parlatono
voce
Letterati
tumi
piá
illulri
folo
quello
ma
ancara
turti
cempi
feguenti
tacciono
taceranno,
finche
faranno
farti
lavori
pare
altronde
debba
riperere,
dall'
am-
libertà
d'immaginare,
quale
meno
Pictori
particolare
privilegio,
mai
fempee
turt'
tempi
efercitata,
*****.
Piltunibur,
atgue
Petie
aidibet
sudeudi
femper
fait
agaa
poredar.
Foctica
:
mille
ftranczze,
che,
principiando
Oncu:
Saggie
Pitter
dille
Mewarie
aatiche.
palo
s'
incontrano
feguaci
fublime
Arte
Apollo:
ppiecarono
pelo,
puð
reggere
Cavallo
gambe
immaginarie
alterando,
fecero
quello,
lavoro
Grottefco
da'moderni
fir
appellato.
Quindi
l'Arecino,
avendo
riguardo
d'immagina-
re,
comene
co'
a'Pittori,
foto
alcune
Grottefche
intagliate
Beatri-
pregio
Arti.
certo,
faille
fegucnci
verfi
I
Peera,
Pin
vas
Eda
propolito,come
buan
Filokalo
meno,
ch'erulito
Dilettantey
ben
noto
la
Repubblica
Letteraria
Coste
Algaroiti
Saggio
capirolo
Invenzioneyconi
parla
Addocırinato
Rafacle
da'Greci
*
ciha
fapuno
Virgilio
fhore
vero
Natura,
fopra
ftella,
dandole
un'afpetto
più
vago
ehe
fuole
avcce,
animato,
Di
quefo
Rems
ci
pui
gempis
dare
E
rieetto
d'ogni
isgegar
y
tira
lre
arde
tatto
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Sidteoer
gueit
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cni
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artifija
però,
Roma
artificio
forfe
bell
».
Quefto
divino
Artefice
col
Giovanni,
effendo
andati
vedere
d'Augullo,
hello
dopo
deo,
fu
pri-
quei
Piture,
ammiratane
flimatone
peelo
Uomo
dice
n
portano
alcuna
fulle
(palle,
go
fottile,
raga
curiolo
novita,
bellerze,
dhe
uttavia
venivano
fuoprendo
Profellore
fatti
lavori,
tanto
die'
toliero
efempi
potuto
pezzo,
manifefto
derni
malvaggie
ulana
gualti
fodere
molce
fhelo
tanco
piutsollo
moftri
immagini
çafe
maggioei
forza
9
qual
folla
licenza
prefali
da'
kudlio,
d'aver
paura
cið
alcre
egio-
difpofitioni
Con
chiarezxa,
però
Pareti
dipinte,
pur
que'
Gli
anti-
In
vece
Stucchi
ufo
degli
Antiehi,
avendone
trovata
vera
materia,
lerifce
ata
foftici
cerrelli
follero
Ro-
cannellati
veggono
fullenere
lunghiflimo
tempo
Quindil
feguito
aleri
avanzi
Fabbriche
Grottefeo
dipine
crebbe
ivaghi
fulo
Scuola
fteli
umani,
ommife
fatica,
verana
avere
Fin
Vitranio