CANTO
NONO
LI
CANTO NONO DELLA PRIMA CANTICA DI DANTHE
INquefto nono capitolo difcriue elconfiglio Configlio di
di Virgiliocirca allentrare della citta & enmon Dáthe pin
ftri'infernaliche uifono:8per cui aiuto uétro trare nella
rono:& finalméte dimoftracoche fupplicii ui citta di dite
fono tormétati glieretici:Materia quafi nuoua:& doue
fono horribili peccati:equali non nmeritano alchuna co
faffione pchenonafcono dallo ftimolo della carne: co
me eldifordinato amore:o golofita:oira:Ma da malua
gia malignita daio peruerfo:Et benche i tutti euitii gla
aafrequetati faccino habito.Niétedimeno ne paflatie
piu incontinentia che intéperantia:Main quefti fiuede
una peruerfiflfima obftinatióe.Et perche chi fa habito i
queftie quafi impoffibile:che fe ne pofla ritrare: pero
glimettedrento alla citta cincta di muradi ferro: Adi
notareche fia inexpugnabile:chome difopra dicémo:
Ma per tornare al texto Lafentétia del primo ternario
eche effendo Dáthe impaurito: 8per qito impalidito
per la mutatióe che hauea ueduto nel uiio di Virgiho: Aflegoria
MA
Vel color che uilta di fuor mipife: Et accorgendofi di quefto Virgilio ripremete loide
uegedo clduca mio tornareiuolta gno &la perturbatione fua:& richiaro lafaccia : &ri
dulfela al colore naturale:accio che Danthe anchora lui
piu tofto detro elfuonuouo riftrife poneffi giu la paura: Et certo ogniuolta che la par
te rationale nellhuomo piglia fbigoctimento di non
potere confequire alchuna chofa la fenfualita molto
ne impaurifce.Et latenteméte admonifce che qualichae pofto al gouerno &al regiméto de gialtri deb
uerno.ilche Virgiho tribuifce ad Enea quádo dice.Spemuultu fimulat premit altumcorde dolorem:& Imitation di
ordina el texto:quelcolore elquale la ulta-cioe la paura pinfe fuori intendi nella faccia.imperoche palloVirgilio:
reneluolto noe fe nomanchaméto di fague:elquale per la paura fugge al cuore:8 lafcia le uene del uol Quelpalore
to uote.TVEGGENDO El duca mio tornar inuolta:quafi dica fanza uictoria &fcacciato:perche dicia nellafaccia
mo uno exercito effer meffo inuolta quádo fuperato danemiciuolta lefpalle.CPIV TOSTO DEN
TRO el fuonuouo riftrinfe.Era nuouo n Danthe el colore pallido.Imperoche la pauralhauea facto di Quare fimo
uentare pallido.Era fimnilméte nu uoin Virgilio elcolore accefo:pche lofdegnolhauea accefo neila fac ftripiu hra
cia.Imperoche effendo iraribollimento di fangue intorno al cuore ribollendodifcorre per tutte leue nella faccia
ne.Maapparifce pu nella faccia:perche quiu iono molte uene intercutanee:cioe fi in pelle che altuto fi che in altra
manifeftono.Maueggendo Virgilio la paura di Danthe nafcere dallamutatióe del uoito fuo fingegno parte
difubito riftrigner dentro tal colore.Adunque quel colore che era in me per paura nata daulta niftrife El fauio puo
piu tofto el nuouo fuo:cioe di Virgilho.Imperoche Virgiliorimoffe dal fuouolto el color nuouo.i.el co áticipare le
iorenaturale. Ma elquale dinuouo era apparito per lofdegnouedédo che per quello Danthe temea. Et prurbation
quefto diffe adinotare chel fauio puO onticiparein fcacciare da fe le perturbationi dellaninmo..
delanimo:
TTENTO Sifermo.Interuieneche quando
n luogho tenebrofoafpediamoalchuno:per
he non uiuale locchio no potendo fcorgere
ufiamo laudito:accioche per lo ftrepitoo al
chuno altro romoreciauueggiamo quádo uiene.El me
Atteto fi fermochohuom chafcolta.
chelochio nol potea meare allugha
per laer nero & per la nebbia folta
Pureanoicouerra uincer la pungha: defimofacea Virgilio:Maallegonicamentefintéde che Senfo allego
comincio el fe non tal nefofferfe:
oquato tarda amc chaltriquigiuga, & aiuto diuino.CHOMHVOMchafcolta:poiche li
quando linteliecto pfenopuouedere eluero occupato
dalle tenebre della ignorátaattéto afpedta infpiratione
nico
racefla.gCHE LOCCHIO nol potea menare allun
gha.Affegna la ragione:perche ufaua el fenfodelludire:perche eluedere nó lo feruiua dalungi. PER
LAER NERO.quato piu e difficile la chofa tátoue piuneroaere:cio táto emaggiore obfcurita digno Accédefi lin
rátia.onde el pfalnmochiede in quefto el duío fauore dicédo.luminare is qui in umbramortis fedent.
PVRE ANOI Conuerra uincer la púgha.Accendefi lotellecto humano:quádo peruiene alla cotépla mano qua
tione di fialte chofe.che no lepuo itédere per fe medefimo.Ma quádo poi pigla fperáza:che per laiuto douié uille
diuino che anchora potera:& in confortodife & della ragióe inferioredice.PVRE:quafi finalméte cognitione
CANOICONVERRA uincer la púgha:la garadellétrare nella porta.ilche e entrare nella cognitióe. Natura dho
ECOMINCIO EL:Comincio egli. SE NON:&fenó arrogi potréouícere lapungha per noi mede mocogita
(imi faremo aiutati.ETAL NEfofferfe.i.tale offerfe fe anoicomehuomocogitabundo parla mozo: bundo
tellecto hu
g iu
tenebrofoafpediamoalchuno:per
Virgilio:Maallegonicamentefintéde
diuino.CHOMHVOMchafcolta:poiche
