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Font | 83.8 | |
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Book | 80.9 | |
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Paper | 71.3 | |
| ||
Paper product | 69.5 | |
| ||
Document | 64.3 | |
| ||
Handwriting | 62.6 | |
| ||
Parallel | 62.4 | |
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Newsprint | 61.1 | |
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History | 57.7 | |
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Color Analysis
Text analysis
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dopo:
due
la
difopo
fulla
fauola
frati
traffegli
laltro dopo:
dinanzi
prefente
foccorfe
aduerfo
riffa
de
laltro
en
non
mio
Che piu non fi pareggia mo & iffa
che
&
fanza
un
della
uano
glaltri
poterono
INFERNO
fuof
Acitifoli
lo mio penfieri en la prefente riffa
cofi nacque
pegola.
nandauamo un dinanzi &
nandauamo
late
penfieri
Barbariccia
Et come lun penfier dellaltro fcoppia
douel parlo della rana & del topo.
caduti
V oltera in fulla fauola difopo
come
aduerfo de due caduti che con glialtri. ifubito foccorfe & traffegli della pegola.
in
cho
con
principio & fine con la mente fiffa,
CANTICA
ritrarfi:
che lun con laltro fa fe ben faccoppia
oltera
BAR
come frati míor uano puia
lo
V
glialtri.
Acitifoli & fanza cópagnia
puia
BAriccia
Ciate late che non poterono ritrarfi: BAR BAriccia cho glaltri fuof dolente.Dolfefi Barbariccia delcafo
ifubito
Ciate
míor
CANTO.XXIII.DELLAPRIMA CANTICA DIDANTHE.
CANTO.XXIII.DELLAPRIMA
DIDANTHE.
cópagnia
delcafo
dolente.Dolfefi
I
OTHAS
Hypoceelsa
spy fabula.
INFERNO
ciate late che non poterono ritrarfi: BARBAriccia cho glaltri fuof dolente.Dolfefi Barbariccia del cafo
aduerfo de due caduti che con glialtri fubito foccorfe & traffegli della pegola.
CANTO.XXIII.DELLA PRIMA CANTICA DIDANTHE.
Aciti foli & fanza cõpagnia
nandauamo un dinanzi &
pallos
laltro dopo:
Vta el cáto ifieme con la pena.pche iqfta fexta bo
gia tracta della hypocrefia & dl fupplicio & tormé
to di qlla. Ma nel pricipio pone el progreffo loro a qfta
come frati míor uano puia
Voltera in fulla fauola difopo
lo mio penficri en la prefente riffa
douel parlo della rana & del topo.
Che più non fi pareggia mo & iffa
che lun con laltro fa fe ben faccoppia
principio & fine con la mente fiffa.
Et come lun penfier dellaltro fcoppia
cofi nacque di quello che fu poi
che la prima paura mi fe doppia.
Io penfaua cofiquefti per noi
fono fcherniti & co dano & co beffa
fi facta chaffai credo che lor noi:
Se lira fopral mal uoler faggueffa
ene uerranno drieto piu crudeli
che cane a quella lepre che glacceffa. bolgia: & la pfecutiče che hebbono da demonii: & cóe
fu da Virg.faluato. TACITI:llche fignifica che ciaſcuno
di dolore i fe péfaua.SOLI:ciafcuo di pfe:che fignifica ql medefmo.Impoche qndo uoglamo diligétemé
te péfare alchua cofa ci fepiamo da glaltri.Onde el terretiano Simone dixe. Venit meditatus alicunde ex
folo loco.i.fanza copagna daltri.LVN dinázi:cioe Virg.LALtro dopo:cioe Dáthe.Et pqfto uole dimo
ftrar che nel cotéplar delle cofe difficili la rafone iferiore che cofifte circa eparticulari no po effer pari ala
fupiore:laql ha cognitione de gluniuerfali.Et pho qlla ua inázi cõe cofa piu degna:&qfta la fequita.CO/
me frati minoriuano puia.Da cómoda cóparatice cofi aládare cõe ala taciturnita.Imphoche globferuá
tiiuiaggio uano luno drieto alaltro có filétio & cogitabudi.Erono aduque foli corporalméte ma la méte
era accopagnata dala cotéplatioe & íueftigatioe:leqli alhora meglo pcedono:& piu facilméte truouano
el uero delğle neffuna compagnia miglore puo hauere lanimo.Interuiene aduque nelhuomo docto:che
quáto piu e fcopagnato el corpo piu e accopagnato lanimo.Ilpche foleua dire fcipione affricano che non
era mai meno folo che quádo era folo ne mai meno ociofo che quádo era ociofo.Et leonardo aretino ho
modeloquétia & dingegno ornatiffimo & bene literato uolédo uno noftro cittadino huomo non reo:
ma fenza lectere accopagnarlo:& dicédogli no uoglo che andiate fi folo Rifpofe folo farei io quádo fuffi
teco.Et Seneca i una epiftola afferma lhomo fauio no effere mai folo. VOLTO era í fu la fauola difopo
Efopo phrigio fu poeta greco:& fcripfe apologicioe fauole: lequali in fe contengono moralita: & oc
culti precepti al ben uiuere. Vna di queſte fauole e che andando uno topo per un campo fabbatte a una
foffa piena dacqua:& non offando di paffare un ranocchio glofferfe di paffarlo:& legoffelo adoffo cum
animo di tirrarfelo fobto lacqua: & affogarlo Macol topo fingea di ligarfelo adoffo acio che non cadef
fi. In quello tempo un nibbio uedendo el topo cupido di pafcerfene ficallo &ghermillo : & portandolo
uia ne porto anchora el ranocchio perche fera ligato con quello:& cofi interuenne che la fraude laquale
el ranocchio hauea fabricato in danno del topo gli torno in fua morte. Danthe adunque fi ricordaua di
quefta: perche era cofa fimile. Imperoche come el ranocchio credendo giuntare el topo rimaſe prefo:
Chofi interuenne adue decti di fopra. Et latentemente dimoftra che fimilmente aduene fpeffe uolte tra
barattieri:che métre luno cerca giutare laltro uiene un terzo & giunta chi giunta & chi e giuntato. Nella
prefente riffa: cioe nella preſente zuffa dalchino & calcabrina: & fequita che non e maggior fimilitudie
tra mo & iffa. Imperoche amendue quefti uocabuli in diuerfe parti di lombardia fignificano qllo che di
ciamo hora & tefte che e tra quefto apologo defopo & la zuffa di coftoro conferendo infieme el princi
pio cioe la cagione che moffe la rana: & quella che moffe el demonio che fuíciafchuno dingannare. ET
EL FIne:cioe leffecto che ne fegui che fu che ciafcuo rimafe igánato.CON la méte fiffa:cioe ferma. ET
COme lun péfier dallaltro fcoppia:cioe nafce:& e tráflatione da molti fiori: eqli no nafcono fe la boccia
íche ſono richiusi no fcoppia.COfi nacq di qllo:del péfare ala zuffa loro. VNALtro che era che nofiuo
leffino uédicar fopra di noi &pqfto noci pfequitaffino.CHe la pría paura:laql fu quádo uide hauer an
S
m
10
D:CH
Hypoceefin
spy
fabula
.
INFERNO
ciate
late
che
non
poterono
ritrarfi
:
BARBAriccia
cho
glaltri
fuof
dolente.Dolfefi
Barbariccia
del
cafo
aduerfo
de
due
caduti
con
glialtri
fubito
foccorfe
&
traffegli
della
pegola
CANTO.XXIII.DELLA
PRIMA
CANTICA
DIDANTHE
Aciti
foli
fanza
cõpagnia
nandauamo
un
dinanzi
pallos
laltro
dopo
Vta
el
cáto
ifieme
la
pena.pche
iqfta
fexta
bo
gia
tracta
hypocrefia
dl
fupplicio
tormé
to
di
qlla
Ma
nel
pricipio
pone
progreffo
loro
a
qfta
come
frati
míor
uano
puia
Voltera
in
fulla
fauola
difopo
lo
mio
penficri
en
prefente
riffa
douel
parlo
rana
topo
Che
più
fi
pareggia
mo
iffa
lun
fa
fe
ben
faccoppia
principio
fine
mente
fiffa
Et
penfier
dellaltro
fcoppia
cofi
nacque
quello
fu
poi
prima
paura
mi
doppia
Io
penfaua
cofiquefti
per
noi
fono
fcherniti
co
dano
beffa
facta
chaffai
credo
lor
Se
lira
fopral
mal
uoler
faggueffa
ene
uerranno
drieto
piu
crudeli
cane
quella
lepre
glacceffa
bolgia
pfecutiče
hebbono
da
demonii
cóe
Virg.faluato
TACITI
llche
fignifica
ciaſcuno
dolore
i
péfaua.SOLI
ciafcuo
pfe
ql
medefmo.Impoche
qndo
uoglamo
diligétemé
te
péfare
alchua
cofa
ci
fepiamo
glaltri.Onde
terretiano
Simone
dixe
Venit
meditatus
alicunde
ex
folo
loco.i.fanza
copagna
daltri.LVN
dinázi
cioe
Virg.LALtro
Dáthe.Et
pqfto
uole
dimo
ftrar
cotéplar
delle
cofe
difficili
rafone
iferiore
cofifte
circa
eparticulari
no
po
effer
pari
ala
fupiore
laql
ha
cognitione
gluniuerfali.Et
pho
ua
inázi
cõe
degna
fequita.CO/
me
minoriuano
puia.Da
cómoda
cóparatice
aládare
taciturnita.Imphoche
globferuá
tiiuiaggio
luno
alaltro
có
filétio
cogitabudi.Erono
aduque
corporalméte
ma
méte
era
accopagnata
dala
cotéplatioe
íueftigatioe
leqli
alhora
meglo
pcedono
facilméte
truouano
uero
delğle
neffuna
compagnia
miglore
puo
hauere
lanimo.Interuiene
nelhuomo
docto
quáto
e
fcopagnato
corpo
accopagnato
lanimo.Ilpche
foleua
dire
fcipione
affricano
mai
meno
quádo
ne
ociofo
ociofo.Et
leonardo
aretino
ho
modeloquétia
dingegno
ornatiffimo
bene
literato
uolédo
uno
noftro
cittadino
huomo
reo
fenza
lectere
accopagnarlo
dicédogli
uoglo
andiate
Rifpofe
farei
io
fuffi
teco.Et
Seneca
una
epiftola
afferma
lhomo
fauio
effere
VOLTO
í
Efopo
phrigio
poeta
greco
fcripfe
apologicioe
fauole
lequali
contengono
moralita
oc
culti
precepti
al
uiuere
Vna
queſte
andando
campo
fabbatte
foffa
piena
dacqua
offando
paffare
ranocchio
glofferfe
paffarlo
legoffelo
adoffo
cum
animo
tirrarfelo
fobto
lacqua
affogarlo
Macol
fingea
ligarfelo
acio
cadef
In
tempo
nibbio
uedendo
cupido
pafcerfene
ficallo
ghermillo
portandolo
uia
porto
anchora
perche
fera
ligato
interuenne
fraude
laquale
hauea
fabricato
danno
gli
torno
fua
morte
Danthe
adunque
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quefta
fimile
Imperoche
credendo
giuntare
rimaſe
prefo
Chofi
adue
decti
fopra
latentemente
dimoftra
fimilmente
aduene
fpeffe
uolte
tra
barattieri
métre
cerca
giutare
uiene
terzo
giunta
chi
giuntato
Nella
nella
preſente
zuffa
dalchino
calcabrina
fequita
maggior
fimilitudie
amendue
quefti
uocabuli
diuerfe
parti
lombardia
fignificano
qllo
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hora
tefte
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apologo
defopo
coftoro
conferendo
infieme
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pio
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moffe
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fuíciafchuno
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ET
EL
FIne
leffecto
fegui
rimafe
igánato.CON
ferma
COme
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dallaltro
nafce
tráflatione
molti
fiori
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boccia
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VNALtro
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uédicar
noci
pfequitaffino.CHe
pría
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