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DIVINO

CANTICA

DEL

DANTHE

POETA

CCXX

DEL DIVINO POETA DANTHE ALIGHIERI.

PARADISO

ALIGHIERI.

dimoftro

EERCHE

PARADISO CANTICA TERZA

no

tare

diuidono

natura

biamo

tione

Diuifior

nella

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del

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quattro

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del a materia di

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in

Cantica:tutti iheroici dilo

regno,

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diuidono in tre parti: roopa i

Inpropolitione:Inuocatione:&Nana trepti.

Cantica:tutti

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ria. Etperchela Inuoca

Etperchela

COME

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tutta

fupermo

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tione

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fialofticio:

perche

diferi

uere

qual

di

quello.Ma

chiarero

pfente

for

&

coparatione

ferion:perchenon

finitoi.da

creature.Ca

perfona

fua:dimoa

gli

brieueméte

quel

lo

gloriaa

molti

fama

enotitia

rentis

con

loda.Aduque

ne

laude

e

nogincorrupta

iudicantiu

excellente

cli

meno

luniuerlo.DI

DI

tutto

cofe,che

fu

difcéde:

Circuitione:

quello

tio.Stabilifa

eundla

CB

lui

Aquinatesogni

co

lloga

mofsa

el

acciochenó

Idio

muoue.

tanto

muoue,

regno

fanto

del

0210ARA
ССХХ
PARADISO CANTICA TERZA
DEL DIVINO POETA DANTHE ALIGHIERI.
EERCHE COME HAB/ Diuifio
biamo dimoftro nella pma nepoeti
Canticaitutti epoeti heroici ca di lo
e diuidono lopa in tre parti: ro opa i
In propolitione: Inuocatione:& Narna tre pti.
tione. Quefti quattro ternarii cotengo
no la Propofitione: nellaqualebrieue
mête la materia di tutta lopra,che e trat
tare del fupermo regno,non fecódo fua
natura,pche quefto trafcendenofro in
telletto:Ma quáto puote cóprender fua
menter & coprefo mandare alla memo
ria.Etperchela Propofitione& Inuoca
tione fonoin luogo diproemio: offer
a qui quello che e pprio del proemio.
Delquale qual fialofticio: perche affai officio
apertamente dimoflrámonel principio del proe
dellonfemo:non maffatichero in diferi mio.
uere qual fienole parti di quello.Ma di i
chiarero come al pfente el poeta loffer
ua.Capta attétione,dimofirido hauere
a dise cofa fi alta, che tutte laltre gli for
nolungamente & fanza coparatione in
ferion:perchenon ecoparatione dallin
finito al finitoi.da Dio alle creature.Ca
pta beniuolétia dala perfona fua:dimoa
itrádo che la fatica fua nello fcriuere,haobn
effere molto utilea gli altri.Capta do
cilita:perche brieueméte dimofira quel
lo di cheper tutta la Cantica trattera.i
del regno etemo. LA GLORIA. Ben cloria&
che fama & gloriaa molti paiano quafi fama for
quel medefimo. Nientedimeno Fama
enotitia molto frequéte dalcuna cola. rentis
Cloria enotitia chiara dalcuna cofa con
loda.Aduque la fama puo effere di cofa
che ne fplendore,ne laude alcuna, feco
adduce. Mala gloria non puo effere fan
zaqlle.Onde e diffinita di Ciceronenel
letufculane. Cloria eft cofentics laus bo
nogincorrupta uox bene iudicantiu de
excellente uirtute. Di queflo feguita cli
Per l'uniuerfo penetra,& rifpléde ogni gloria fiafama:Ma non ognifama
In una parte piu et meno altroue.. gloria.LA GLORIA:la gloriola opera
Nel ciel,ch piu d la fua luce préde &elopa di Dio luniuerlo.DI COLVI
no diffe
Ciceroe
CANTO PRIMO.
A GLORIA DI COLVI
che tutto moue,
che tutto muoue.i.di Dio:&e colorthe
Fuio;& uidi cofe,che ridire
Ne fane puo,l di la fu difcéde:
Perch' appreflando fe al fuo difire
torico detto Circuitione: che e quando
quello che fi puo dir in una parola, fi di
Восtie
ce in piu.TVITO MVOVE.Onde Boe
Noftro'ntelletto fi pfonda tanto, tio.Stabilifa mouens das eundla moue
CB retro la memoria no puo ire.ri. Soloadunque lui estabile. Quefto
cofi pruoua Tomafo Aquinatesogni co lloga
fa che e mofsa, puiene che fia mofsa da on
ol el altrisconme e fole,luna,& glaltri. Ilpche
acciochenó habbiamoa peedere in ifini
to:eneceffario pone uno motore imobile. Idio adunque imobile muoue. Et tanto fignifica chi tutto muoue,
tot
Veramente quant'io del regno fanto
Ne la mia mente pote' far theforo,
Sara hora materia del mi canto.
itsige
odpu chs 3
ngalfes
В
DANTHE
ИН

0210ARA

DIVINO

heroici

ca

diuidono

lopa

i

quattro

ternarii

la

materia

fecódo

natura,pche

quefto

telletto:Ma

puote

coprefo

mandare

alla

Inuoca

apertamente

proe

dellonfemo:non

maffatichero

come

poeta

a

nolungamente

dala

molto

altri.Capta

cilita:perche

trattera.i

etemo.

LA

frequéte

Cloria

alcuna,

puo

zaqlle.Onde

diffinita

Ciceronenel

cofentics

rifpléde

In

piu

et

gloria.LA

gloriola

opera

d

no

diffe

Ciceroe

CANTO

PRIMO.

A

GLORIA

moue,

colorthe

fuo

una

parola,

fi

ce

MVOVE.Onde

Boe

pfonda

estabile.

fa

puiene

altrisconme

uno

imobile.

Ne

far

hora

mi

itsige

odpu

chs

3

ИН

HAB/

biamo

dimoftro

nepoeti

Narna

cotengo

tare

fua

in

menter

memo

ria.Etperchela

pprio

affai

principio

ua.Capta

hauere

alta,

laltre

ecoparatione

Dio

itrádo

nello

fcriuere,haobn

utilea

dimofira

GLORIA.

Ben

paiano

Nientedimeno

dalcuna

cola.

chiara

effere

feco

gloria

uox

de

uirtute.

Di

penetra,&

ogni

fiafama:Ma

GLORIA:la

luce

COLVI

muoue.i.di

Dio:&e

ridire

puo,l

fe

al

piu.TVITO

tanto,

moue

retro

Soloadunque

da

on

ol

Ilpche

pone

adunque

tot

Veramente

ngalfes

DANTHE

PARADISO

CANTICA

POETA

ALIGHIERI.

COME

parti:

propolitione:

Inuocatione:&

nellaqualebrieue

mête

lopra,che

trafcendenofro

quáto

cóprender

diproemio:

offer

proemio.

Delquale

officio

fienole

loffer

fanza

finito

alle

beniuolétia

fatica

do

medefimo.

Fama

cofa

adduce.

Mala

non

fan

letufculane.

queflo

parte

Fuio;&

torico

quando

dir

Восtie

Noftro'ntelletto

mouens

das

memoria

ire.ri.

Quefto

cofi

pruoua

Tomafo

fole,luna,&

glaltri.

ifini

motore

chi

mia

pote'

ССХХ

TERZA

DEL

EERCHE

Diuifio

pma

epoeti

tre

ro

tione.

trat

Propofitione&

luogo

dimoflrámonel

mio.

parti

attétione,dimofirido

dise

tutte

dallin

pta

cheper

Cantica

cloria&

quafi

fplendore,ne

eft

laus

bo

bene

feguita

Per

l'uniuerfo

ognifama

altroue..

Nel

ciel,ch

préde

&elopa

uidi

fane

Perch'

appreflando

difire

detto

mofsa,

fia

habbiamoa

peedere

to:eneceffario

imobile

Et

fignifica

quant'io

mente

theforo,

Sara

canto.

В