XIII
isi
CANTO
Animeche fi pargauanode la fuperbia moftrauão
cantando allegrezade la falita di Danthe: pche qui
noneinuidia del ben daltri:macarita. Cantauano.Beati
pauperes (piritu:quoniam ipforum eft regnum celorum
Ne altro e eflere pouero de fpirito: fenon manchare di
fuperbia.Adunque fi ralegraueno quegli fpiriti che Dan
the gia di tale uitio fuffe purgato.
Noiuolgemo iuilenoftreperfone
beati pauperes fpiritu uoce
cantaron fichenol direfermone:
Ahquanto fon diuerfe quelle foce
dallenfernali che quiuiper canti
fentra & lagiu perlamentiferoce.
Giamontauan fuper lifcalon fanti
& effer mi parea troppopiulieue
che per lopian non mi parea dauanti, quando faranno cancellati tuttinon folamétenoglifara
Imoftra Danthe effer diuétato molto leggieri.ache
d
rifponde Virgilio informache inferifce qfta leuita
uenirgliperche de fette peccatigia e cancellato uno. Ma
fatica el faltre:ma gli fia fommo diletto.Et nota che uirgi
lio dice che gia el primo peccato era tutto exticto. Et glal
tripreffoche extincti a dinotare che purgato interaméte
eluit.ode la fupbia:glaltri rimangono i buča pte purgati.
Etio maeftrodiqualcofagreue
leuatafe dame che nulla quafi
perme faticha andando firiceue
Rifpofequandoepeccatirimafi
ancornel uolto tuoche ftindti
ferrannocome lun nel tutto rafi.
Fien lituoipiedal bon uoler fi uincti achi porta in capo cofache non fa: Mauedendo rider chi
che deinon purfaticha fentiranno nopoffon ueder elcapo:le mani fupplifcono: Et per qile
mafia dilecto loro efferfu pincti.
Onfera accorto el poetachde fette peccati gia uno
era leuatoi tutto:&glaltri molto erono diminuiti
Ilpercb moffo da le parole di Virgilio ficerco con ledita
fempi.ideft fempici.&trouone fei. Etinteruenneglicõe
n
edatorno:&non potendo glocchi far lofficio fuo perche
Ihuomo facerta di quelche no fapea. Quefte parole figni
ficano che la fenfualita non puo effere uera iudice: fe lani
moeancora purgato daalcun uitio. Ma laragione gene
moftra.Nefaccorge lhuomo de peccatiche ha in tefta:fe
non poiche fe purgato dala fuperbia che ci fa táto tumidi
Alhorfecciocome colorche uanno
con cofa in capo non dalor faputa
fenonche cenialtrui fufpicar fanno. & gofiati.cbcipare effere uirtuofi.Ma difpofta la fopbia
Perche la manoadaccertar faiuta
&cerchetroua & quel officioadépie alita.& quafi diuenta unaltro Democrito.
-chenonfipofornire per laueduta.
Etconleditadelladextrafempie
trouai purfei delle lecter chencife
queldallechiauiame fopra letempie
lche guardando elmio doctor forriffe
alhoracicominciamo accorgere de noftrierrori. Sorrife
Virgilio:pche lontellecto fi ride de la ignorátiade la fenfa
CANTO.XIIL.DELA SECONDA CANTICA DI
DANTHE
Oierauamoalfommo de
lafcala
ouefecondamente
firifega
lomontechefalendo altri difmala
Iuicofiunacornicelega
intornoal poggio come laprimaia
fenon chelarcofuo piu tofto piega
Ombranonuenefegno chefi paia
parfilaripa&parfilauia fchiccta.
con liuido color delapetraia.
Afciato el prío balzo oue habbião ueduto le pene d fupbi entrião gia falite le fcale nel fecodo:nelqle
I
fi purga la fuidia. Eiaidia uno reciproco tormento danio:elğlci iruge per bene daltri:& tal dolore M
tornai fe medefio.Et Auguftino dixe íuidia effere dolore prefo de laltrui felicita. Onde Oratio. Inuidus i
uidiacomburitur itus &extra.Item.Inuidus alterius rebus macrefcit opimis.Et falomõe uolédo dioftrare
qnto torméto dia afemedefio Inuido dixe. Quiiruialetatur alterius no erit ipunitus.Erauão aduq al f6
Z ii
Rifpofequandoepeccatirimafi
Etconleditadelladextrafempie
