OTMAD
NFERNO
fichelun capoa lalcro cra capello.
Etcomel pane per fame fimáduca
cofilfouranlidentia laltro pofe
Hlandlceruel faggiugne conla nuca.
Non altrimenticideofirofe
letempicamenalippo perdildegno tedimeno poi pel mezo dadrafto redargos fi riconcilio
chequel faceael tefchio &laltrecofe
Ocuchemoftri per fi beftial fegno
odiofopra colui chetutimangi
dimmilperche dixo pertal couegno
Chefetuharagion dilui tipiangi
fappiendo chiuoifiere & la fua pecca perrabia & ira con denti la roie.
nelmondo fufo anchoraio te necagi.
Sequeftacon chio parlo non fifeccha.
cioe
la ala cgltua foprarodeacon deti la collotto
in quella parte doue el ceruello fi fe congiun
gecon la nuca. NON ALTRImenti tideo fi role:La
hiftoria de theocle & polynice demoftrammo di fopra
Tideo figluolo del Re Eneo di Calcidonia arriuan
doin Argo nel medefimo tempo che polynice.Et ben
che nel primo congreifo diuétaffino inimiciffimi.Nien
rono:&diuentorono amici fideliffimi &cognati: per
che Adrafto fe gli fecce generi. E dipoi nelle battaglie
di Thebe acade che infieme combatterono.Tydeo da
la parte di polynice:& Menalippo Thebano dala par
tede Theocle.Feri Menalippo Ivdeo: & Tydeo ucci
fe lat.Dipoiuedédo Tydeo la piaga riceuuta effer mor
tale fi fece rechare elcapo del giamorto Menalippo: &
CANTO.XXXII.DE LAPRIMA CANTICA DEDANTE.
A boccafolleuo dal fiero pa
fto
quel peccator: forbendola a
capegli
del capo che glhauea drieto guafto.
Poicomincio tu uoi chio rinouclli
difperato dolor chel cuor mi preme
gia pur penfando pria chio fauelli.
Malelemie parole efer dien feme
che fructifama alpeccator chio rodo
parlare &lachrimare uardi infieme.
lonon fo chitufe ne per che modo
uenutofe quagiuma fiorentino
mafembri ueraméte quando io todo,
Tudeifaper chifu el conte ugolino
erquefto elarciuefco roggieri
I hortidiro perchio fon tal uicino.
Cheperleffetto de fuoima penficri
fidandomi diluiio fuffi prefo
etpofcia morto dirnon emeftieri
Perhoquel chenon poihauer intelo
cioecomelamortemia fu cruda
udrai & faperaife mha offefo.
coeveTNO7
Optimaméte collegato gfto.xxxii.cáto alfaupiof
pchecotinua la narratióe gia facta. Et iduce uno
de duo gia trouatiarifpondere. Aduque feqta la
narratióe di qito fecudo gyro.Et dipoi entrera nelter
zo.Eteqito pricipio accomodatiffimo a captaf attétio
nefiplacto crudele del cote Vgolio:fiple fue polechp
metteno cofe rare &iufitate. SOLleuo aduque:cioe in
alzo el cote la bocca.DAL fiero pafto:dal capo: dal qle
efferataméte fi pafceua: &qlla bocca forbiacapegli di
otia talcapo:elglegia rodendo hauea guafto di drieto nela
collottola.Etapparechiato a narrare dimoftra qto lha
bia adolere fe le fue pole hanno a dar fame a larciuefcouo:elqual lui fi rodeua. Dipoi dimoftra fe eifere el
cote ugolio:& quelche lui rode larciuefcouo ruggieri.Etdimoftra non uolere narraf coe pfidarfi de lui
fu da qilo tradito:&ptale tradiméto prefo &morto:pche tale hiftoria era notifima. Mauuole narrare
dela forma crudele dela fua morte laqlelui ftima effer m nota.Tace aduj quello che narrádolo farebbe
K difuaifamia.&narro qllo che habbia effere ad ppetua ignominia del fuo iiraico. Quefto cote ugolino
fudecoti dela gerardeica:&figráde cittadioche gouernaua pifa.Etingli tépie pifani pderono la mag
gjor pte del cotado che fu loro tolto da fiorétini & altriguelfi di tofcana fu oppinioe che iui benche fufle
L ghibellio fintedeffi co guelfi-& nolefe extenuare le forze de pifanipfarfene fignore. Era inquegh tépi
arcinefcouo di pifamiler rugieriubaldini:&iteruene che un fuo nipote fumorto da un paréte del coie
collottola.Etapparechiato
rugieriubaldini:&iteruene
